ERA UN BRUTTO MOMENTO PER GLI ANTENATI DI ZUCCOBERGO CHE SI STAVANO INGABBIANENDO E LE PRENDEVANO SODE PERFINO DAGLI AMALECITI, CHE FINO AL GIORNO PRIMA ERANO OCCUPATI AL MASSIMO A FARSI I RISVOLTINI ALLE TUNICHE. ALLORA DIO CHIAMÒ GEDEONE DICENDOGLI DI PRENDERE UN PO' DI GENTE CON LE SBERLE NELLE MANI E FARE BASTA AI SUDETTI AMALECITI. LO STRONCATORE ALL'INIZIO NON ERA PROPRIO CONVINTO, MA DIO GLI RICORDÒ CHE LUI ERA QUELLO CHE AVEVA BRUCIATO LA CITTÀ DI SODOMA SOLO PERCHÉ LÌ AVEVANO FATTO CONFUSIONE FRA DUE BUCHI E COSÌ GEDEONE, GIUSTO PER FAR CAPIRE CHE LA RISPOSTA ERA SÌ, FECE A PEZZI UN ALTARE DI UN DIO AMALECITA DICENDO: "CON LE MANI QUANDO VUOI, SE SEI UN DIO VERO", MA OVVIAMENTE QUELLO NON SI FECE VEDERE NEANCHE IN CARTOLINA. POI PRESE TRENTADUEMILA UOMINI E SE NE ANDÒ PIENO DI GENTILI INTENZIONI VERSO GLI AMALECITI A CUI SI ERANO AGGIUNTI I MADIANITI, DESIDEROSI DI VENIR SOTTERRATI ACCANTO A LORO TUTTI E CENTOTRENTACINQUEMILA INSIEME.MA SICCOME C'ERA ODORE DI GABBIANO NELL'ARIA, IL MATTO RIMANDÒ INDIETRO QUELLI CHE SE LA FACEVANO SOTTO RIMANENDO CON CIRCA DIECIMILA PAZZERELLI. FATTO UN ALTRO CALCOLO PERÒ, IL RAZIOCINIO ERA ANCORA TROPPO ALTO E DUNQUE GEDEONE SI TENNE SOLAMENTE QUELLI CHE PER LA POCA PAZIENZA BEVEVANO DIRETTAMENTE CON LA BOCCA AL FIUME PERCHÉ LE MANI SONO STATE FATTE PER METTERE LE PERSONE ORIZZONTALI. E COSÌ RIMASERO TRECENTO SPREPUZIATI CON LA PAZIENZA DI UN TASSO DEL MIELE NEL PIENO DI UNA CRISI NERVOSA, CON CUI LO STRONCATORE FECE CAPIRE AGLI AMALECITI CHE AVEVANO DECISAMENTE FINITO MANDANDO PERSONALMENTE I LORO DUE PRINCIPI A CONCIMARE LE PATATE.
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