CALCI IN CULO

SIAMO NEL MILLETRECENTO CIRCA E IL SIGNOR DOMENICO "MEGOLLO" LERCARI, UN MERCANTE GENOVESE E DUNQUE CON IL FASTIDIO INSCRITTO NEL DNA, DIVENTA FAMOSO PER LA SUA INCREDIBILE TOLLERANZA E LA SUA PREDISPOSIZIONE AL DIALOGO ED ORA VI SPIEGO PERCHÉ.

MENTRE È OSPITATO PRESSO L'IMPERATORE ALESSIO SECONDO, MEGOLLO S'INTRATTIENE CON LA CORTE E DIMOSTRA LE SUE BUONE MANIERE, SENONCHÉ UN CERTO ANDRONICO VIENE PRESO DALLA GELOSIA MA SOPRATTUTTO DALL'ISTINTO DEL LEMMING E COMINCIA A PARLAR MALE DEL BUON MATTO, CHE SEMBRA VOLER PASSARCI SOPRA FINCHÉ L'IMBECILLE NON GLI TIRA UNO SCHIAFFO COMMETTENDO DUNQUE L'ERRORE FATALE. QUANDO POI IL BASILEUS RIFIUTA DI OTTENERGLI LE SACROSANTE SCUSE, IL LERCARI ENTRA IN FURIA E COSÌ TORNA A GENOVA, RADUNA PARENTI E AMICI IN PERFETTO STILE MAFIOSO E INIZIA A CATTURARE NAVI PRESSO LE COSTE TURCHE. NON CONTENTO SI DÀ POI A UN SIMPATICISSIMO HOBBY: TAGLIARE A TUTTI I PRIGIONIERI NASO E ORECCHIE PER POI CONSERVARLE IN BARILI PIENI DI SALAMOIA, GIUSTO PER MEGLIO MANDARE IL MESSAGGIO

MEGOLLO PERÒ ERA MATTO MA NON INSENSIBILE, COSÌ QUANDO UN GIORNO UN VECCHIO SI INGINOCCHIA A LUI PERCHÉ RISPARMI I NIPOTI, DECIDE DI GRAZIARLO E AFFIDARGLI IL COMPITO DI CONSEGNARE QUEL PARTICOLARE BOTTINO ALL'IMPERATORE. E QUA ARRIVIAMO ALL'APOGEO DEL PISELLO DURO: QUANDO ALESSIO SECONDO SI RISOLVE A CONSEGNARE QUELLO SCEMO DEL SUDDITO AL PAZZOIDE, QUESTI INASPETTATAMENTE LO RISPARMIA LIMITANDOSI A TIRARGLI UN CALCIO IN CULO E DICENDO "SAPPI TU E SAPPIANO I GRECI CHE CHI OFFENDE UN GENOVESE DEVE ATTENDE INESORABILE IL CASTIGO. NOI GENOVESI SIAMO TUTTI DELLA STESSA TEMPRA, PER CUI S'IO FOSSI MORTO O FOSSI STATO PRESO PRIMA CHE LA MIA VENDETTA FOSSE COMPIUTA, ALTRI GENOVESI SAREBBERO SORTI A PROSEGUIRLA E PORTARLA A TERMINE".