LO SPORT NON È BELLO SE NON È LITIGARELLO

BENTORNATI A TUTTI E SICCOME LA VITA SANA FA SEMPRE BENE OGGI INAUGURIAMO UN ALTRO CAPITOLO DEI #MATTIPERLOSPORT CON UN PEZZONE SUI MATTUOMINI DELL’ANTICA ROMA: I GLADIATORI.

SPORT IN VOGA NELL’ANTICA ROMA DAL LONTANO V SECOLO A.C. QUANDO FURONO PROBABILMENTE MUTUATI DAGLI ETRUSCHI PER ONORARE I FUNERALI DI LUCIO GIUNIO BRUTO ALLEGRAMENTE TRAFITTOSI A VICENDA CON IL COMANDANTE ETRUSCO DEI CINGHIALOTTI CHE STAVA CARCIOFANDO SULLA SELVA ARSIA, I LUDI GLADIATORI CREBBERO PRESTO IN POPOLARITÀ E INIZIARONO AD ESSERE REGOLAMENTATI FIN QUANDO AUGUSTO NON LI DICHIARÒ PRATICAMENTE SPORT NAZIONALE. IL GLADIATORE ERA SOLITAMENTE UNO SCHIAVO ACQUISTATO DA UN GABBIANO CHE RISPONDEVA AL NOME DI LANISTA, IL QUALE LO AFFIDAVA A UN DOCTOR CHE SI OCCUPAVA A SPUTI, CALCI NEL SEDERE E SCHIAFFI SUGLI STERNOCLEIDOMASTOIDEI DI RENDERE TALE SCHIAVO UN GUERRIERO PRESENTABILE AL PUBBLICO CHE PROPRIO COME OGGI NON SI RISPARMIAVA DI RIEMPIRTI DI SPUTI E FISCHI IN CASO DI SPETTACOLO MEDIOCRE. OGNI TANTO ANCHE QUALCHE UOMO LIBERO DECIDEVA DI METTERSI AL SERVIZIO DI UN LANISTA PER FARE IL GLADIATORE COSA CHE DI SOLITO GLI RISERVAVA IL DISPREZZO DELLA GENTE FIN QUANDO NON SI FOSSE RISCATTATO NELL’ARENA.

I GLADIATORI GODEVANO DI UNA SPECIE DI LIBERTÀ VIGILATA NELLA QUALE L’UNICA COSA DA FARE ERA COMBATTERE QUANDO LO DICEVA IL LANISTA E NON PENSARE NEANCHE LONTANAMENTE DI SCAPPARE O SOTTRARTI, MA COMUNQUE SI POTEVA ANCHE ARRIVARE AD ESSERE BEN PAGATI E A PASSARSI TALMENTE TANTE DONNE CHE AL CONFRONTO DAN BILZERIAN È CRISTIANO MALGIOGLIO. ALLA FINE DELLA CARRIERA QUANDO QUESTA NON TERMINAVA CON IL BROCCOLAMENTO TRA LE SABBIE DELL’ANFITEATRO VENIVA REGALATO LORO IL RUDIS CIOÈ UNA SPADA DI LEGNO CHE SIMBOLEGGIAVA LA LIBERTÀ, MA ALCUNI ERANO TALMENTE MATTI CHE DOPO IL RUDIS CONTINUAVANO A BATTERSI, DIVENTAVANO MERCENARI PRIVATI DI QUALCHE PATRIZIOTTO O SI FACEVANO ASSUMERE COME DOCTORES PER CONTINUARE A PRENDERE QUALCUNO A CALCI NEL SEDERE E SCHIAFFI SUGLI STERNOCLEIDOMASTOIDEI CHE QUELLI NON BASTANO MAI.

VI ERANO MOLTE CLASSI DI GLADIATORI E SPESSO VENIVANO COMBINATE PER FARE DEGLI SPETTACOLI PIÙ INTERESSANTI TIPO GLI AGILI REZIARI CHE TI INFILAVANO DENTRO UNA RETE DA PESCA E TI SFORACCHIAVANO CON UN TRIDENTE COME SI FA CON LA SALSICCIA QUANDO ROSOLA IN PADELLA CONTRO I MIRMILLONI O I SECUTORES CHE PIÙ O MENO ERANO DEI BESTIONI CORAZZATI MODELLO KING KONG ARMATI DI GLADIO O SICA. NON MANCAVANO POI OVVIAMENTE INCONTRI GROTTESCHI E BIZZARRI COME NANI CONTRO DONNE CHE DI SOLITO COMPIACEVANO E FACEVANO RIDERE IL PUBBLICO. CONTRARIAMENTE A QUEL CHE SI PENSA NON ERA COMUNE CHE UN GLADIATORE VENISSE UCCISO E QUESTO PER LA GABBIANITUDINE DEL LANISTA CHE VOLEVA ESSERE RISARCITO DELLE SPESE PER IL GLADIATORE CHE DI SOLITO NON ERANO POCHE, INFATTI SOLO I GLADIATORI PIÙ SCARSI VIGLIACCHI O GENERICAMENTE GABBIANI VENIVANO ELIMINATI ALLA FINE DELL’INCONTRO.

IN OGNI CASO NON DI SOLI DUELLI CAMPAVA LA GLADIATURA E INFATTI ERANO PREVISTI SIMPATICI SPETTACOLI COME LE VENATIONES CONTRO LE BESTIE (DOVE PERÒ ERA RARO CHE MORISSERO I GLADIATORI PROFESSIONISTI) O LE NAUMACHIE NELLE QUALI SI RIEMPIVA PER L’OCCASIONE L’ARENA DI ACQUA E SI SIMULAVANO ANTICHE BATTAGLIE NAVALI.

È CHIARO CHE TRA GENTE DI QUESTO TIPO NON CI FOSSERO MOLTE PERSONE SANE DI MENTE E TRA QUESTE SONO NOTE SIMPATICI PERSONAGGI COME GRACCO OVVERO UN ARISTOCRATICO CHE SI FECE GLADIATORE, FU INSULTATO MEZZA VITA MA A SPADATE SUGLI SCALENI POSTERIORI SI RISCATTÒ E DIVENNE CELEBRE; SPARTACO CHE TUTTI CONOSCETE PER ESSERSI STANCATO DI VENIRE TRATTATO COME UN FENOMENO DA BARACCONE, ESSERE FUGGITO ED AVER PASSATO ALLA LAMA MIGLIAIA DI ROMANI FIN QUANDO NON INCONTRÒ UN MATTUOMO MOLTO PIÙ MATTUOMO DI LUI OVVERO QUELLA BESTIA SATANICA SOTTO METANFETAMINA DI MARCO LICINIO CRASSO CHE LO SCONFISSE SUL FIUME SELE, PRESE I SUOI SEIMILA PRIGIONIERI DI GUERRA E LI CROCIFISSE TUTTI SULL’APPIA; I DUE INCITATUS CHE VINSERO IL RUDIS E CONTINUARONO A COMBATTERE PER TIPO TRENT’ANNI RAGGIUNGENDO ROBA COME OTTANTA VITTORIE (CONSIDERATE CHE UN GLADIATORE DI MEDIA NON COMBATTEVA CHE UNA MEZZA DOZZINA DI VOLTE L’ANNO); MARCO ATTILIO CHE DA PIVELLO SCONFISSE DUE ESPERTI GLADIATORI COME NOVIZI NEI SUOI PRIMI DUE INCONTRI E INFINE PRISCO E VERO CHE NELLA PRIMA GIORNATA DEI CENTO GIORNI DI GIOCHI DI TITO SI SMACIULLARONO I MALLEOLI CON TANTA FEROCIA E PERIZIA CHE L’IMPERATORE LI DICHIARÒ ENTRAMBI VINCITORI E CONVINSE IL LORO LANISTA A CONCEDER LORO IL RUDIS SEDUTA STANTE.