INSOMMA UNO CHE COL METALLO CI SAPEVA FARE
MA SOPRATTUTTO MATTONE COME UN CAVALLO INFOIATO
GHERARDO GRANDE ARTISTA NELLA CUI BOTTEGA LAVORAVO MI OFFENDE E IO SENZA ALTRO AGGIUNGERE GLI SCONQUASSO LE CERVELLA DI CAZZOTTI ALLE TEMPIE E LO MANDO STESO BASTO COME MORTO
QUELLO MI DENUNCIA E DOPO AVERMI FATTO CONDANNARE A PAGARE DODICI SACCHI DI FARINA DA DONARE AD UN CONVENTO
NON CONTENTO E MOLTO POCO PAZIENTE SCAPPO DAL PALAZZO DI GIUSTIZIA PRENDO UN PUGNALUCCIO E CORRO A CASA DAL GHERARDO, TROVATOLO A MANGIARE A TAVOLA LO RIEMPIO DI COLTELLATE ALLE BRACCIA E AI RENI.
MENTRE ME ME VADO CACCIANDO FIAMME DAL NASO MI IMBATTO IN DODICI SUOI CONGIUNTI ARMATI DI TUBI, MARTELLI E INCUDINI (?)
DODICI CONTRO UNO? È UN PO' SCORRETTO...PEGGIO PER LORO MI CI BUTTO CONTRO URLANDO E FUMANDO COME UN MANTICE PER SMETTERGLI LA VITA FINO A CHE UN MIO PARENTE NON INTERVIENE PER SEDARE LA RISSA E ALLORA NON TI PERMETTERE MALNATO MENTRE BASTO QUESTI SCEMI GLI PIAZZO UNA COLTELLATA PURE A LUI LA PROSSIMA VOLTA FATTI I FATTI TUOI SCEMO".
(RICCARDO POLEGGI)
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